Batterie strutturali: la nuova frontiera dello stoccaggio energetico





Batterie strutturali: quando la struttura diventa energia


Nel panorama dell’innovazione energetica, infatti, sta emergendo una tecnologia che,
progressivamente, sta cambiando in modo radicale il modo di progettare edifici,
veicoli e sistemi elettrici.

Le batterie strutturali, infatti, non rappresentano un semplice miglioramento
delle soluzioni esistenti; al contrario, introducono un approccio completamente nuovo,
perché uniscono, nello stesso elemento, funzione portante e accumulo energetico.

Di conseguenza, invece di aggiungere componenti separati, diventa possibile
integrare l’energia direttamente nella struttura, riducendo peso, complessità
e sprechi. Per questo motivo, allo stesso tempo, cambiano le logiche progettuali
tradizionali e si aprono nuove opportunità per l’efficienza energetica futura.

Batteria strutturale integrata in un edificio

Cosa sono le batterie strutturali


Le batterie strutturali, innanzitutto, sono materiali compositi avanzati che,
a differenza delle soluzioni tradizionali, svolgono contemporaneamente due funzioni
fondamentali. Infatti, da un lato sostengono carichi meccanici come una normale struttura,
mentre, dall’altro lato, immagazzinano e rilasciano energia elettrica.

In questo modo, quindi, non è più necessario separare la funzione strutturale
da quella energetica; al contrario, entrambe convivono nello stesso elemento.
Di conseguenza, si elimina peso inutile, si riduce la complessità progettuale
e, allo stesso tempo, aumenta l’efficienza complessiva del sistema.

Per questo motivo, inoltre, le batterie strutturali rappresentano
un cambiamento profondo nel modo di concepire edifici, veicoli e infrastrutture energetiche.

Telaio con batteria strutturale

Come funziona questa tecnologia


Questa tecnologia si basa, innanzitutto, sull’integrazione di fibre di vetro o di carbonio
che, tradizionalmente, vengono già utilizzate per garantire resistenza strutturale.
Tuttavia, a differenza dei materiali convenzionali, a queste fibre vengono associati
elettrodi integrati ed elettroliti solidi.

In questo modo, quindi, il materiale risultante non si limita a svolgere una funzione
puramente meccanica; al contrario, diventa anche un sistema elettrochimico attivo.
Di conseguenza, mentre resiste a sollecitazioni strutturali come trazione e compressione,
allo stesso tempo è in grado di caricare e scaricare energia elettrica in modo controllato.

Per questo motivo, inoltre, la separazione tradizionale tra struttura e batteria
viene superata, aprendo la strada a soluzioni più leggere, efficienti
e integrate dal punto di vista energetico.

Materiale composito con accumulo energetico

Perché sono una svolta per energia e mobilità


Integrare l’accumulo direttamente nella struttura, innanzitutto,
consente di ottenere una maggiore autonomia a parità di peso.
Inoltre, proprio perché vengono eliminati componenti separati,
si riducono in modo significativo i consumi energetici complessivi.

Di conseguenza, non solo migliorano le prestazioni di edifici e veicoli elettrici,
ma, allo stesso tempo, si aprono nuove possibilità progettuali
che fino a poco tempo fa risultavano difficilmente realizzabili.

Per questo motivo, infatti, le batterie strutturali rappresentano
un passaggio chiave verso sistemi energetici più efficienti,
più leggeri e, soprattutto, più sostenibili nel lungo periodo.

Integrazione tra struttura ed energia

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questa nuova tecnologia.

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📚 Fonte della notizia


Popular Mechanics – https://www.popularmechanics.com


A cura di Marco Faia

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