☀️🌾 Agrivoltaico Savona 2026: energia agricola per la Liguria che cambia
La provincia di Savona, infatti, si trova in un momento decisivo: tra uliveti, serre e colture su terrazzamenti, sta affrontando una trasformazione che, di conseguenza, richiede nuove soluzioni.
Inoltre, poiché la pressione climatica aumenta e le superfici coltivabili rimangono preziose, l’agrivoltaico diventa, pertanto, uno strumento concreto per produrre energia rinnovabile senza abbandonare l’agricoltura.
In altre parole, pannelli e colture possono coesistere armoniosamente.
I terreni liguri sono rari e, quindi, particolarmente preziosi. Inoltre, nelle aree collinari e in quelle pianeggianti, l’ombreggiamento controllato dei pannelli permette di ridurre l’evaporazione, migliorare la fertilità e, come risultato diretto, generare un doppio reddito:
prodotti agricoli + energia solare.
Pertanto, l’agricoltore non deve scegliere tra cibo ed energia: può averli entrambi.
🌿 Agricoltura ligure + energia = resilienza climatica
Il Fraunhofer Institute conferma, inoltre, che un sistema agrivoltaico ben progettato può aumentare la
resa agricola totale fino al
+60% tra energia e raccolto.
Questo significa, in altre parole, che la combinazione produce più valore di quanto farebbero separatamente.
Di conseguenza, nel savonese il modello si adatta perfettamente a ortaggi, aromatiche, floricoltura e ulivi, contribuendo, allo stesso tempo, alla stabilità economica delle aziende agricole.
Inoltre, grazie all’ombreggiamento naturale, le colture risultano protette da siccità e irraggiamento eccessivo.
💧 Acqua: risorsa limitata da proteggere
Secondo la Commissione Europea, i pannelli solari riducono fino al
30% l’evaporazione del suolo.
Questo dato, infatti, diventa fondamentale proprio in Liguria, dove la morfologia collinare e la disponibilità limitata di acqua rendono necessario ogni miglioramento possibile.
Pertanto, l’agrivoltaico non aiuta solo l’energia, ma anche la gestione delle risorse idriche.
💰 Un’opportunità economica per le aziende agricole
La IEA evidenzia, inoltre, che un impianto agrivoltaico può generare fino a
2.000 €/anno per ettaro di solo affitto.
Se, tuttavia, l’agricoltore decide di gestire direttamente l’impianto, il reddito può addirittura triplicare, rendendo l’investimento, di conseguenza, uno dei più interessanti per il settore primario.
Inoltre, questa nuova entrata permette maggiore stabilità e capacità di reinvestimento.
🐝 Più impollinatori = ecosistemi più sani
La European Environmental Agency segnala che gli impianti agrivoltaici dotati di fiori e siepi aumentano sensibilmente la biodiversità e, infatti,
raddoppiano la presenza di api e insetti utili rispetto ai campi completamente scoperti.
Di conseguenza, l’agricoltura ligure beneficia non solo di più energia, ma anche di ecosistemi più resilienti e produttivi.
🛑 Fossili e inquinamento: il vero problema per chi coltiva
Il rapporto IPCC e l’OMS confermano, inoltre, che i combustibili fossili danneggiano la salute, i suoli e la produttività agricola.
Pertanto, l’agrivoltaico rappresenta, di conseguenza, un’alternativa immediata, pulita e già disponibile, utile sia al reddito agricolo sia alla qualità dell’aria.
📍 Savona: laboratorio verde per la transizione agricola
Dalla piana di Albenga all’entroterra di Quiliano e Cairo Montenotte, il territorio savonese possiede, infatti, tutte le caratteristiche per diventare un riferimento nazionale nel settore dell’agricoltura energetica intelligente.
Inoltre, la diversità delle colture e la conformazione del paesaggio rendono la provincia un laboratorio ideale per soluzioni che uniscono innovazione e tradizione.
Pertanto, gli imprenditori agricoli che si muovono ora acquisiscono un vantaggio competitivo decisivo.
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❓ Domande Frequenti sull’Agrivoltaico a Savona
È possibile installare l’agrivoltaico su terreni in collina?
Sì. Inoltre, grazie a strutture elevate e regolabili, l’agrivoltaico riesce ad adattarsi perfettamente anche ai tipici terrazzamenti liguri.
Infatti, queste configurazioni consentono un passaggio ottimale della luce e, allo stesso tempo, permettono alle colture come ulivo, lavanda, ortaggi e floricoltura di mantenere una produttività stabile.
Di conseguenza, il terreno viene utilizzato in modo più efficiente e, inoltre, migliora la resilienza climatica dell’azienda agricola.
Pertanto, l’installazione in collina non solo è possibile, ma risulta spesso vantaggiosa.
Qual è il guadagno medio per un ettaro agrivoltaico a Savona?
Con un contratto di affitto energetico si possono ottenere tra 1.500 e 2.000 €/anno.
Inoltre, come conseguenza naturale dell’aumento dell’efficienza del sistema, se l’impianto viene gestito direttamente dall’azienda agricola, il valore può superare
10.000 €/ha all’anno.
Infatti, la resa combinata tra produzione agricola e produzione elettrica permette un incremento significativo del reddito.
Pertanto, l’agrivoltaico rappresenta una delle opportunità economiche più promettenti per l’agricoltura ligure.
Fonte: IEA PVPS
L’agrivoltaico rovina il paesaggio ligure?
No. Anzi, in molte situazioni l’agrivoltaico contribuisce a migliorarlo.
Infatti, le strutture sono progettate per integrarsi armoniosamente nel verde e, inoltre, l’ombreggiamento controllato permette una crescita vegetale più costante.
Come risultato, si riduce anche l’uso di diserbanti e trattamenti chimici.
Di conseguenza, il paesaggio diventa più sano e più stabile nel lungo periodo.
Pertanto, l’impatto visivo è generalmente minimo e, comunque, gestibile attraverso una progettazione professionale.
Che incentivi ci sono per l’agrivoltaico in Liguria?
Nel 2025 è possibile accedere al bando Parco Agrisolare, che prevede contributi a fondo perduto fino al
65% per le aziende agricole.
Inoltre, grazie alle normative europee per la transizione energetica, gli investimenti in agrivoltaico risultano ancora più vantaggiosi.
Di conseguenza, le aziende liguri che adottano queste soluzioni ottengono un beneficio economico immediato e, allo stesso tempo, migliorano la sostenibilità delle proprie attività.
Pertanto, l’agrivoltaico rappresenta, in definitiva, una combinazione di incentivi, risparmio e crescita.
Fonte: MASAF
A cura di Marco Faia
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Questa pagina è stata redatta da Marco Faia, Founder & Amministratore di Green Mood Italia.
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