Il benzene è uno dei principali elementi chimici contenuti nei carburanti dei veicoli endotermici ed è cancerogeno.
La soglia di concentrazione in aria del benzene è stabilita dal D.Lgs. 155/2010 è pari a 5 μg/m3.
Secondo la stazione di monitoraggio della qualità dell’aria presente su Corso Ricci a Savona, al 13/03/2020 il valore di concentrazione di benzene nell’aria era pari a 13.9 μg/m³ (fonte http://anasim.iet.unipi.it/moniqa/#dati-storici). Il 278% rispetto al limite di Legge!!!
Non ho visibilità su altre stazioni di monitoraggio, ma posso dire che nello stesso periodo, il dato peggiore della provincia, era raggiunto nel paese di Bragno con un 6.9 μg/m³. Nello stesso periodo a Genova Multedo la stazione di monitoraggio segnava un ancora più pericoloso 16.2 μg/m³.
Non è assurdo che una piccola e meravigliosa città come Savona abbia un livello di inquinamento tanto pericoloso?
Secondo il rapporto presentato dalla Regione nel 2018 ci sarebbero stati 11.950 nuovi ammalati di cancro (fonte IVG.it). Tale rapporto poneva l’accento sulle cattive abitudini che aumentavano l’opportunità di ammalarsi, dal fumo all’obesità, ecc.. Tutto giusto. Ma se una persona conduce una vita da atleta, ma respira quotidianamente valori fuorilegge di benzene o altre sostanze cancerogene?
Probabilmente l’aspetto inquinamento rappresenta un problema di non semplice soluzione, che le Autorità forse, preferiscono posticipare. Il corona virus sta uccidendo e creando problemi a miliardi di persone; però ci ha insegnato che, a volte sono necessari interventi radicali per affrontare e superare i problemi. 11.950 persone che dovranno affrontare una terribile malattia non sono un’emergenza che dovrebbe smuovere la coscienza collettiva?

Marco Faia
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