Anche quest’anno è stata organizzata su iniziativa del programma Caterpillar la giornata contro lo spreco di energia. Chi mi segue da un po’ ricorderà che mi impegno per promuovere una mentalità per la salvaguardia dell’ambiente. Però questa volta non sono d’accordo.Quantomeno non nella forma dell’iniziativa.
Mi spiego: naturalmente, sono lieto di aiutare le aziende ad ottimizzare i propri consumi ed a utilizzare energia pulita da fonti rinnovabili. Però non capisco perché si debba promuovere il concetto di spegnere la luce. Mi pare molto demagogico ed anacronistico.Nel nostro Paese malgrado una nutrita schiera di persone sensibili alla tutela della salute, utilizziamo ancora oltre la metà dell’energia prodotta attraverso combustibili inquinanti: carbone, petrolio, nucleare, ecc.. Il grosso dei nostri consumi è generato di giorno, grazie alle industrie che lavorano. È lì che si dovrebbe soprattutto, fare campagne di sensibilizzazione. È l’Impresa che andrebbe aiutata a razionalizzare i consumi, attraverso interventi qualificati di efficienza energetica. Sono gli imprenditori che dovrebbero ‘pretendere’ dal venditore dell’energia solo quella prodotta da fonti rinnovabili. È l’azienda che ha bisogno di sapere come arrivare all’autoproduzione, attraverso impianti fotovoltaici e sistemi di storage.
Insomma, si riduce tutto a far sentire in colpa la vecchina che ha dimenticato la televisione accesa o la luce in sala.
Io non spengo la luce, ma promuovo il risparmio energetico e le rinnovabili.