Uno degli aspetti che danneggiano maggiormente l’ambiente ed “anestetizzano” la mente ed il cuore delle persone sono le città. Piene di cemento, rumorose e inquinate.
A Shanghai abitano 27 milioni di persone, a Lagos 21 milioni, Nuova Delhi 18 milioni e così molte altre megalopoli. Le persone continuano a lasciare le campagne per cercare lavoro in città. In città vivono all’interno di mega palazzi come in Cina o dentro tanti container o baracche di fortuna in Nigeria. La qualità della vita? Giudicate voi.
Persone che lottano per il pane, quando potrebbero più facilmente coltivarlo, vivendo in campagna e respirando aria buona. E questo sistema è destinato a peggiorare, almeno secondo le previsioni delle Nazioni Unite.
Ma un mondo migliore è possibile! Mi fa piacere raccontare un progetto che sarà realizzato in Cina, grazie ad un architetto italiano, di una città completamente immersa nel verde. L’uomo ha bisogno di lavorare per vivere, non per sopravvivere. “Il richiamo della foresta” coinvolge tutti e la natura ci fa sentire meglio e più vicino a Dio. Comunque, mi fermo qui.
Senza entrare in questioni spirituali, riflettiamo su cosa possiamo fare nelle nostre scelte
quotidiane per tutelare l’ambiente e la salute di tutti.